RAVELLO

Nato nel 2006 grazie allo stimolo e all’impegno di Federculture, del Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali di Ravello e del Formez, oggi  Ravello LAB – Colloqui Internazionali è diventato un appuntamento annuale, un forum permanente dove per tre giorni consecutivi esperti e decisori politici internazionali intervengono per analizzare, discutere e proporre approfondimenti sul rapporto cultura e sviluppo.

Ravello LAB – Colloqui Internazionali si propone infatti come un’importante risorsa di sistema che, a livello internazionale, possa progettare, analizzare, monitorare e valutare casi ed esperienze concreti, con l’obiettivo di offrire ai decisori politici idee e soluzioni adatte a tradursi in azioni concrete e politiche che vadano a vantaggio dei cittadini e dei territori.

Il progetto intende progressivamente accreditarsi come iniziativa di respiro internazionale, promossa dalla Società Civile in stretto raccordo con le Istituzioni Europee, gli Organismi Istituzionali e in partenariato con numerosi soggetti privati, al fine di affermare un nuovo approccio allo sviluppo incentrato, in primo luogo, sull’indispensabile apporto che la cultura può e deve fornire alla crescita economica e civile della società e farne una duratura leva di sviluppo.

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Laboratorio UNESCO: esperienze di gestione integrata nei territori in vista della VII Conferenza Nazionale dei Siti UNESCO Ravello, 20-22 ottobre 2016

La conoscenza e la gestione integrata e partecipata dei siti del Patrimonio Mondiale è tra i temi portanti dei lavori della XI edizione di “Ravello Lab – Colloqui Internazionali” che si sono svolti dal 20 al 22 ottobre 2016 nell’Auditorium di Villa Rufolo, promossa da Federculture e dal Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali di Ravello.

In tale ambito, è stato organizzato a cura del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo uno specifico “Laboratorio UNESCO: esperienze di gestione integrata nei territori in vista della VII Conferenza Nazionale dei Siti UNESCO”, che ha preso avvio nella giornata introduttiva del 20 ottobre, riverberandosi nei lavori dei giorni successivi.

L’evento del MiBACT si è innestato nel più generale tema della pianificazione strategica e dello studio dei più efficaci modelli di gestione del patrimonio culturale, al centro dei Colloqui di Ravello Lab segnando una rinnovata attenzione alle riflessioni sulle strategie di gestione a scala territoriale e sulle tematiche dei piani di gestione.

Il Laboratorio – sviluppato dall’Ufficio UNESCO del Segretariato Generale MiBACT, diretto da Maria Grazia Bellisario, con il coordinamento organizzativo di Francesca Riccio e Silvia Patrignani – ha visto la partecipazione e il confronto tra rappresentanti delle Regioni Campania, Lombardia, Piemonte e Toscana, quale prima selezione di territori che annoverano un numero significativo di siti iscritti nella WHL e che hanno già avviato un percorso avanzato di gestione coordinata a scala territoriale e multidisciplinare del proprio patrimonio culturale d’eccellenza.

Il confronto si è svolto con l’aiuto di esperti delle diverse discipline – Alessandro Bollo, Francesco Caruso, Paolo Castelnovi, Pietro Petraroia, Enrico Vicenti ed altri – innestandosi nelle riflessioni in corso sulle politiche di gestione dei siti UNESCO e dei loro sottoinsiemi, come anche su una più ampia scala di interconnessioni tematiche e transnazionali che si relazionano agli ambiti della pianificazione strategica partecipata. Partendo dagli esiti delle esperienze di gestione del Patrimonio Mondiale, questi temi sono stati sviluppati nei Panel di lavoro del secondo giorno, per confluire nelle raccomandazioni conclusive della terza giornata.

L’iniziativa ha costituito un’altra fondamentale tappa di avvicinamento alla “VII Conferenza nazionale dei siti italiani iscritti nella lista del patrimonio mondiale dell’UNESCO” organizzata dal MiBACTdall’8 al 10 Novembre 2016 a Roma presso la Galleria Nazionale di Arte Antica di Palazzo Barberini, verso la costituzione di un ’Osservatorio sui Siti UNESCO’ inteso quale punto di riferimento interattivo per le attività di conservazione e gestione del patrimonio italiano e di partecipazione condivisa alla sua conoscenza e promozione in ambito nazionale e internazionale.